THIS BROKEN MACHINE – Departures

20/07/2023

Allora, lo so che siete tutti metallari brutti e cattivi. Ma oggi voglio raccontarvi una bella storia d'amore. A lieto fine, peraltro.

Ho incontrato quest'album tre giorni fa. Lo metto in cuffia e si presenta. Ebbene, sono rimasto abbastanza freddo. Devo confessarvi uno dei miei tantissimi limiti: sopporto poco il metalcore e, ancora di meno, il nu metal. E, presentandosi, Departures si esprimeva nell'uno e nell'altro modo.

Quindi arrivo alla fine, tolgo le cuffie e metto via il pensiero. Le cose che non mi ispirano non riesco a proporle, apparirei falso, e proprio non mi va.

Però qualcosa mi era rimasto dentro. Ed era qualcosa di cui non riuscivo a liberarmi.

Così il giorno dopo ci torno, ricomincio da capo. Oh...voi non ci crederete, scatta la scintilla. Si vede che le mie orecchie dovevano andare oltre l'impressione iniziale, e andate oltre inizio ad accorgermi della bellissima poesia di alcuni suoi momenti, quelli più oscuri. Quelli alla TOOL, tanto per intenderci.

Ad un certo punto alzo il sopracciglio e sussurro, tra me e me, "porca di quella troia, come ho fatto a non coglierle subito"?

E allora oggi incontro nuovamente Departures...e, ragazzi miei, mi innamoro. E me lo ascolto per ben tre volte consecutive (tornando alla metafora della storia d'amore: scopiamo, in sostanza).

Bello, bello bello.

Un album di un'intelligenza, un groove ed un'intensità rare.

Come ho già detto: metalcore, groove, un pizzico di nu metal, e rimandi alla Tool.

Fatevi prendere anche voi, e' un consiglio che vi do con il cuore, non ve ne pentirete.

P.s. un plauso particolare alla voce. Magnifica.


-Gambetti Maurizio-