I Node non fanno death,
non fanno thrash, non fanno deathcore o thrashcore. I Node fanno i Node. I Node
fanno musica fottutamente estrema. Punto.
E questa non e' proprio
una cosa da tutti.
Fare la musica che ti
senti scorrere nelle vene, fottendotene altamente delle etichette (e farla
bene), ti consente di scoprire la tua anima. E quando l'hai trovata non la
molli più.
Adoro tutti gli album dei
Node, ma Cowards Empire ce l'ho nel cuore. E al cuore non si comanda
Intensità allo stato
puro.
Uno delle caratteristiche
che mi colpisce di più di questo lavoro e' la riconoscibilità dei riffs: sembra
che abbiano appiccicato addosso il marchio "Node Original".
Gary e Rudy alzano un
muro sonoro allucinante, supportati da una base ritmica, quella di Pietro
Battanta alla batteria e Davide De Robertis al basso, che
scava i solchi per terra.
E, dulcis in fundo, la
magnifica prova di CN
Sid
, che nei suoi continui passaggi dallo scream al growl dona al tutto un'aggressività
ed una cadenza entusiasmante.
Non c'è un attimo di
respiro. Bisogna attendere la splendida e toccante "The plot survive"
per riprendere un attimo fiato.
Un album mastodontico.